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martedì 19 luglio 2011

GENOVA 10 ANNI DOPO: CHI C'ERA E CHI NON C'ERA

Sono passati 10 anni da quando il concerto degli U2 ha salvato (nella migliore delle ipotesi) i miei occhiali, (nella peggiore) le mie ossa, a mia milza forse addirittura la mia vita. Sono passati 10 anni dal massacro di Genova. Io non c’ero. Avevo vinto i biglietti per il concerto degli U2 che si sarebbe tenuto in quei giorni a Torino, e ad una botta di culo così non si volta le spalle…non potevo sapere quanto grande fosse stata la botta di culo. Non potevo sospettare che la botta di culo vera non consisteva nel vedere “aggratis”, dal vivo la mia band preferita, ma nel salvare i miei occhiali, le mie ossa, la mia milza e, forse, la mia vita!

Ma Bono non è riuscito a salvare la mia fiducia nelle istituzioni, nelle Forze dell’Ordine. Mi tremano le mani sulla tastiera al ricordo di quei giorni. Ed io non c’ero. Ma c’era un medico Giacomo Toccafondi, appartenente a quell’Ordine Professionale che impone agli iscritti il Giuramento di Ippocrate ( […] Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa [...]), imputato (prescritto) per reati che vanno dalle lesioni, alla falsa testimonianza, all'abuso di potere e che si curò di procurarsi anche “…sacchi di plastica per eventuali morti” (dalla sua testimonianza al processo), attualmente dirigente dell’ASL di Alessandria; c’era il garante della sicurezza dei cittadini Spartaco Mortola, condannato in Appello a 3 anni e 8 mesi ed interdizione dai Pubblici Uffici per i fatti della scuola Diaz, attualmente promosso alla carica di Questore; c’era il garante della sicurezza dei cittadini Vincenzo Canterini, condannato a 4 anni in Primo Grado per i fatti della scuola Diaz, attualmente anche lui Questore; c’era il garante della sicurezza dei cittadini Giovanni Luperi, che nonostante (o grazie a) la responsabilità della “macelleria messicana” di 10 anni fa a Genova, adesso è a capo Dipartimento Analisi dell’AISI; c’era il garante della sicurezza dei cittadini Alessandro Perugini, il cuor di leone che prese a calci in faccia un ragazzino di 15 anni immobilizzato da 2 dei suoi, anche lui condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi per le sevizie a Bolzaneto e a altri 2 anni e 3 mesi per arresti illegali, condanne che fanno curriculum visto che attualmente è dirigente alla Questura di Alessandria. Ma insieme a loro c’erano tanti altri, uomini e donne in divisa, volenterosi carnefici, fieri di poter esercitare la forza della violenza per nascondere la propria debolezza. Debolezza di umanità, debolezza di senso civico, debolezza di ragionamento. In uno Stato debole, in una Democrazia debole…Ma c’era anche Gianfranco Fini i cui recenti miagolii sulla Democrazia, in una Democrazia così debole, vengono interpretati come ruggiti di leone; ma che 10 anni fa, inspiegabilmente, si trovava nella Caserma di Bolzaneto quando centinaia di persone venivano illegalmente arrestate e torturate. Quello stesso Gianfranco Fini che, proprio per evitare condanne più dure ai suoi volenterosi carnefici, ha contribuito ad affossare la legge sulle torture.

Io non c’ero, ma tutte le volte che entro in un commissariato, anche solo per fare il passaporto, mi domando se quell’uomo in divisa davanti a me c’era….

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